Il nostro passato
Il Rifugio Zallinger ha alle spalle una storia movimentata, iniziata circa 160 anni fa. All’epoca la zona si chiamava “Sassegg”, un toponimo di origine ladino-bavarese che significa “l’altura sul grande sasso”, con riferimento al Sasso Piatto.
Quando nel 1854 Karl von Zallinger-Stillendorf (bolzanino originario della Baviera meridionale) acquista i terreni, ben presto tutta la malga viene chiamata con il nome di Zallinger. È lo stesso Zallinger a far costruire nel 1858 la cappelletta accanto al rifugio; rifugio che nei decenni successivi cambia più volte proprietario mantenendo però il nome fino ai giorni nostri.
Nel 1933 la malga viene acquistata da Anton Schenk, futuro sindaco di Laion, il quale nel 1968 la lascia in eredità alla figlia Zita che ancora nello stesso anno sposa Hans Schenk-Trojer. Dopo la morte della moglie, Hans porta avanti da solo l’albergo, prima da solo e poi, dal 1990, assieme alla sua seconda moglie Luisa Schieder di Castelrotto. Negli anni ’90 lo Zallinger viene completamente ristrutturato per venire incontro alle mutate esigenze degli ospiti. Nel 2010 Hans muore lasciando un grande vuoto e il destino dello Zallinger finisce nelle mani di Luisa e del nipote Markus, che ancora oggi accolgono i loro ospiti con passione e amore per l’ospitalità.
Quando nel 1854 Karl von Zallinger-Stillendorf (bolzanino originario della Baviera meridionale) acquista i terreni, ben presto tutta la malga viene chiamata con il nome di Zallinger. È lo stesso Zallinger a far costruire nel 1858 la cappelletta accanto al rifugio; rifugio che nei decenni successivi cambia più volte proprietario mantenendo però il nome fino ai giorni nostri.
Nel 1933 la malga viene acquistata da Anton Schenk, futuro sindaco di Laion, il quale nel 1968 la lascia in eredità alla figlia Zita che ancora nello stesso anno sposa Hans Schenk-Trojer. Dopo la morte della moglie, Hans porta avanti da solo l’albergo, prima da solo e poi, dal 1990, assieme alla sua seconda moglie Luisa Schieder di Castelrotto. Negli anni ’90 lo Zallinger viene completamente ristrutturato per venire incontro alle mutate esigenze degli ospiti. Nel 2010 Hans muore lasciando un grande vuoto e il destino dello Zallinger finisce nelle mani di Luisa e del nipote Markus, che ancora oggi accolgono i loro ospiti con passione e amore per l’ospitalità.